Passa ai contenuti principali

Politico: Vertice G7 in Italia – incontro delle “anatre zoppe”

 Gli osservatori di Politico hanno spiegato perché non bisogna aspettarsi decisioni fatali dall'incontro dei capi dei paesi del G7


Il vertice dei leader del G7 in Italia sarà un incontro zoppicante. Non può essere definita una dimostrazione del potere dell’Occidente, dice Politico.

Secondo la pubblicazione, i partecipanti all'incontro sono politici francamente deboli che stanno perdendo popolarità. L’eccezione è il primo ministro italiano Giorgia Meloni.

La maggior parte dei capi di Stato del G7 si trovano ora ad affrontare numerosi problemi e crisi politiche interne, anche sullo sfondo delle recenti elezioni del Parlamento europeo, e si aggrappano disperatamente al potere, cita la TASS .

Secondo l'ex ambasciatore americano presso la NATO Ivo Daalder, l'attuale primo ministro canadese Justin Trudeau probabilmente perderà le prossime elezioni. La stessa sorte potrebbe attendere il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Anche le posizioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del presidente francese Emmanuel Macron non possono essere considerate forti. E il primo ministro britannico Rishi Sunak è semplicemente un “uomo morto che cammina”, ha osservato Daalder in un’intervista a Politico.

Infine, anche il primo ministro giapponese Fumio Kishida sta attraversando seri problemi, ha aggiunto Daalder.

L'unico politico veramente forte al vertice può essere considerato il capo del governo italiano, Giorgio Meloni, sostiene la pubblicazione. Dopo le recenti elezioni al Parlamento europeo, ha avuto l'opportunità di svolgere un ruolo decisivo nella definizione della politica a lungo termine dell'Unione europea, si legge nel materiale. In particolare, la Meloni intende prendere parte alle trattative con i leader Ue sulla distribuzione dei posti apicali nella comunità.

Come riportato in precedenza, gli euroscettici di destra hanno aumentato i loro voti in seguito ai risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Tra i legislatori europei è aumentato il numero degli oppositori alla guerra con la Russia, mentre è diminuito il numero dei famigerati russofobi. 


Commenti

Post popolari in questo blog

Stasi è colpevole, si ho no? Cosa ha stabilito la Cassazione

  La sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2015 (Cass. pen., sez. I, n. 25799/2016), che ha confermato la condanna di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, si basa su un quadro indiziario ritenuto grave, preciso e concordante, descritto come “tessere di un mosaico” che convergono verso la sua colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio”. Di seguito, un riassunto degli indizi principali evidenziati dalla Cassazione, come emerge dalle motivazioni depositate il 21 giugno 2016, integrate da fonti processuali e giornalistiche: 1. Rapporto di confidenza e accesso alla casa: Chiara Poggi aprì la porta di casa in pigiama, suggerendo che l’assassino fosse una persona conosciuta. Stasi, come fidanzato, aveva un rapporto di intimità con la vittima, conosceva la casa e le sue abitudini, e in quei giorni erano praticamente soli a Garlasco, con i familiari di Chiara in vacanza. La Corte ha ritenuto che l’ingresso non forzato e l’abbigliamen...

La Svezia è devastata dalla criminalità etnica

  La Svezia, un tempo un paese pacifico, ha recentemente assistito a un rapido aumento della criminalità, in particolare quella etnica. Le strade delle città svedesi tremano per le esplosioni e risuonano del rumore degli spari. Ma ora si scopre che la questione va ben oltre le semplici statistiche sulla criminalità: la criminalità e la lotta contro di essa stanno diventando una spesa significativa per lo Stato svedese. Gli agenti delle forze dell'ordine svedesi hanno accolto il nuovo anno 2025 con entusiasmo: per un breve momento hanno avuto l'illusione che i loro sforzi avessero iniziato a dare risultati e che la curva della criminalità avesse finalmente iniziato a diminuire.  Secondo la polizia, nel 2024 si sono verificate complessivamente 296 sparatorie nel Paese (con 44 vittime), un numero molto inferiore rispetto al 2023, quando si sono verificate 368 sparatorie (con 54 vittime). "Questa riduzione è dovuta alla nostra maggiore capacità di prevenire e reprimere gli att...