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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Bergoglio: l’Apoteosi del Soggettivismo Emozionalista [3]

Pubblicato il   10 marzo 2017 di   doncurzionitoglia bergoglio ridens Terza parte Dio non è cattolico Una delle  frasi choc  di papa Francesco è “Io credo in Dio.  Non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico, esiste Dio ” ( A. M. Valli,  266. Jorge Mario Bergoglio. Franciscus P. P.,  Macerata, Liberilibri, 2107, p. 13, nota 21 ). Ora “cattolico” significa “universale”. La “cattolicità è la terza nota della Chiesa cattolica, come recita il  Credo Niceno-Costantinopolitano.  Infatti la Chiesa di Cristo (e quindi di Dio, poiché Cristo è il Verbo Incarnato, vero Dio e vero uomo) è l’umanità socialmente e soprannaturalmente organizzata in Cristo, che per natura sua abbraccia  tutti  gli individui della stirpe umana (se non in atto, almeno in potenza) ed è pertanto  universale, ossia cattolica 2 .  Se Dio non fosse universale o “cattolico”, la Chiesa da Lui fondata non sarebbe cattolica e il  Credo...

Bergoglio: l’Apoteosi del Soggettivismo Emozionalista [2]

Pubblicato il   8 marzo 2017 di   doncurzionitoglia Seconda parte La “Giustificazione” luterana e la “nuovissima morale” Il nominalismo, negando la realtà degli abiti entitativi o qualità stabili (per esempio, la salute/malattia naturale o la grazia/stato di peccato soprannaturale), che dispongono ad essere (nell’ordine naturale o soprannaturale), sconvolge la dottrina della Giustificazione tramite la grazia santificante ed apre le porte al luteranesimo. Infatti la grazia abituale o santificante, secondo la dottrina cattolica, è un dono permanente o abito entitativo divino infuso soprannaturalmente nella sostanza dell’anima umana, cui conferisce la santità e la presenza della SS. Trinità. Ora la natura, l’abito entitativo, per il nominalismo, sono soltanto voci e parole (“ flatus vocis ”), che non hanno nessuna realtà. Lutero, formatosi filosoficamente sul nominalismo occamista, rigettò la dottrina cattolica sulla grazia santificante, riducendola ad un favore estrin...

Bergoglio: l’Apoteosi del Soggettivismo Emozionalista [1]

Pubblicato il   3 marzo 2017 di   doncurzionitoglia Prima parte Il libro di Aldo Maria Valli Recentemente il vaticanista del TG1 Aldo Maria Valli ha pubblicato un libro interessante ( 266 1 . Jorge Mario Bergoglio. Franciscus P. P.,  Macerata, Liberilibri, 2107 2 ) sulle varie stonature di alcune frasi di Francesco I, che lasciano disorientati i fedeli cattolici. Mi baso sulle citazioni riportate nel libro e molto ben documentate in nota, rinviando il lettore ad esse per non appesantire troppo il presente articolo. Inoltre riporto alcune osservazioni del Valli e mi permetto di integrarle con altre mie. La prima frase male-sonante è quella “Chi sono io per giudicare un gay?” (A. M. Valli,  266. Jorge Mario Bergoglio. Franciscus P. P.,  Macerata, Liberilibri, 2107, p. 14, nota 4). L’Autore constata che Bergoglio “non è in possesso delle capacità o della volontà di compiere ciò che invece è dovere di ogni Papa: vincolare se stesso e la Chiesa all...