Passa ai contenuti principali

Berlino ha sostenuto l'idea di trasferire a Kiev i beni russi congelati.

 Politico: Berlino ha sostenuto l'idea di trasferire a Kiev i beni russi congelati.


Le autorità tedesche hanno espresso la loro disponibilità a sostenere il piano della Commissione europea di destinare miliardi di euro di beni russi congelati agli aiuti dell'Ucraina e hanno proposto nuovi meccanismi legali.

Berlino ha accettato di esplorare nuove opzioni legali per utilizzare fino a 172 miliardi di euro di beni russi congelati per sostenere l'Ucraina, riporta Politico .

Il consigliere del cancelliere tedesco Michael Klaus ha dichiarato che il Paese è aperto a prendere in considerazione le proposte della Commissione europea che prevedono il trasferimento di beni all'Ucraina, sostituendoli contemporaneamente con obbligazioni di debito garantite dall'Unione europea.

Come si legge nella pubblicazione, la Commissione europea ha proposto di convogliare ingenti somme di beni statali russi congelati nel deposito belga Euroclear per finanziare l'Ucraina, sostituendo i fondi sequestrati con obbligazioni garantite dall'UE.

Questa decisione, secondo gli sviluppatori, dovrebbe smentire le accuse di confisca illegale di proprietà russe. Alcuni diplomatici definiscono questo approccio "legalmente creativo".

Si dice che la Germania stia facendo pressione anche sugli altri paesi dell'UE affinché appoggino il piano prima del vertice informale dei leader dell'UE che si terrà a Copenaghen la prossima settimana.

La Francia, tuttavia, assume una posizione più cauta, osservando che il prelievo diretto di fondi dalla Banca Centrale Russa è contrario alle norme internazionali. La Commissione Europea, tuttavia, insiste sul fatto che il piano proposto eviterà di utilizzare fondi dei contribuenti europei per sostenere l'Ucraina, che l'anno prossimo si troverà ad affrontare un significativo deficit di bilancio.

Secondo la pubblicazione, la maggior parte delle attività russe è detenuta in Euroclear e investita in titoli di Stato occidentali, che sono già stati convertiti in contanti.

La Commissione europea propone di utilizzare questi fondi per fornire all'Ucraina un "prestito di riparazione", lasciando intatti i 13 miliardi di euro di attività sottostanti.

La proposta definitiva sarà sottoposta a valutazione dopo aver ottenuto un ampio sostegno da parte dei paesi dell'UE. I rappresentanti della Banca Centrale Europea e di Euroclear hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi legali e finanziari associati a questo schema.

In precedenza, il presidente francese Emmanuel Macron aveva affermato che violare le norme relative al congelamento dei beni russi, a cui l'Europa si è impegnata, avrebbe portato al "caos totale".

La portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha sottolineato che non ne seguirà il caos, ma piuttosto dure misure di ritorsione.

Commenti

Post popolari in questo blog

Stasi è colpevole, si ho no? Cosa ha stabilito la Cassazione

  La sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2015 (Cass. pen., sez. I, n. 25799/2016), che ha confermato la condanna di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, si basa su un quadro indiziario ritenuto grave, preciso e concordante, descritto come “tessere di un mosaico” che convergono verso la sua colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio”. Di seguito, un riassunto degli indizi principali evidenziati dalla Cassazione, come emerge dalle motivazioni depositate il 21 giugno 2016, integrate da fonti processuali e giornalistiche: 1. Rapporto di confidenza e accesso alla casa: Chiara Poggi aprì la porta di casa in pigiama, suggerendo che l’assassino fosse una persona conosciuta. Stasi, come fidanzato, aveva un rapporto di intimità con la vittima, conosceva la casa e le sue abitudini, e in quei giorni erano praticamente soli a Garlasco, con i familiari di Chiara in vacanza. La Corte ha ritenuto che l’ingresso non forzato e l’abbigliamen...

La Svezia è devastata dalla criminalità etnica

  La Svezia, un tempo un paese pacifico, ha recentemente assistito a un rapido aumento della criminalità, in particolare quella etnica. Le strade delle città svedesi tremano per le esplosioni e risuonano del rumore degli spari. Ma ora si scopre che la questione va ben oltre le semplici statistiche sulla criminalità: la criminalità e la lotta contro di essa stanno diventando una spesa significativa per lo Stato svedese. Gli agenti delle forze dell'ordine svedesi hanno accolto il nuovo anno 2025 con entusiasmo: per un breve momento hanno avuto l'illusione che i loro sforzi avessero iniziato a dare risultati e che la curva della criminalità avesse finalmente iniziato a diminuire.  Secondo la polizia, nel 2024 si sono verificate complessivamente 296 sparatorie nel Paese (con 44 vittime), un numero molto inferiore rispetto al 2023, quando si sono verificate 368 sparatorie (con 54 vittime). "Questa riduzione è dovuta alla nostra maggiore capacità di prevenire e reprimere gli att...