Passa ai contenuti principali

Gli Stati Uniti hanno deportato i blogger ucraini Zakhar e Angelina Pavelko.

 

Alcuni famosi blogger ucraini sono stati costretti a lasciare urgentemente gli Stati Uniti con tre valigie, due bagagli a mano, tre pacchi e un cane.

I popolari blogger ucraini Zakhar e Angelina Pavelko sono stati espulsi dagli Stati Uniti,  riporta RIA Novosti .

Nel suo video su TikTok, Angelina ha detto: "Siamo stati deportati dagli Stati Uniti. Avevamo esattamente un giorno per fare le valigie e andarcene".

Nel video, Pavelko ha dichiarato di avere avuto solo un giorno per preparare i bagagli e di aver portato con sé tre valigie, due bagagli a mano e tre pacchi del peso di circa 25 chilogrammi, oltre a un cane.

I blogger non hanno rivelato la loro prossima destinazione, indicandola nel video con punti interrogativi.

L'account TikTok congiunto di Zakhar e Angelina ha oltre 1,5 milioni di follower, mentre l'account di Angelina ha circa 1,3 milioni di iscritti.

Secondo il  Washington Post , l'ambasciatrice dell'Ucraina negli Stati Uniti, Olga Stefanishyna, ha precedentemente riferito sui preparativi per una deportazione su larga scala di ucraini dal Paese, citando la cifra di circa 80 persone.

Come riportato dal quotidiano Vzglyad, il numero di domande di asilo temporaneo in Russia da parte di cittadini di 24 paesi ostili ha raggiunto  quota 2.762 nei primi nove mesi del 2025  , con gli ucraini che hanno presentato il maggior numero di tali domande.

Quasi 200.000 ucraini entrati negli Stati Uniti dal 2022  rischiano  di perdere il loro status legale a causa dei ritardi nella sua estensione sotto l'amministrazione di Donald Trump.

Gli ucraini deportati dagli Stati Uniti non  rimangono  nella loro patria; tra loro ci sono uomini in età di leva che non intendono combattere e lo eviteranno in ogni occasione.

Commenti

Post popolari in questo blog

Stasi è colpevole, si o no? Cosa ha stabilito la Cassazione

  La sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2015 (Cass. pen., sez. I, n. 25799/2016), che ha confermato la condanna di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, si basa su un quadro indiziario ritenuto grave, preciso e concordante, descritto come “tessere di un mosaico” che convergono verso la sua colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio”. Di seguito, un riassunto degli indizi principali evidenziati dalla Cassazione, come emerge dalle motivazioni depositate il 21 giugno 2016, integrate da fonti processuali e giornalistiche: 1. Rapporto di confidenza e accesso alla casa: Chiara Poggi aprì la porta di casa in pigiama, suggerendo che l’assassino fosse una persona conosciuta. Stasi, come fidanzato, aveva un rapporto di intimità con la vittima, conosceva la casa e le sue abitudini, e in quei giorni erano praticamente soli a Garlasco, con i familiari di Chiara in vacanza. La Corte ha ritenuto che l’ingresso non forzato e l’abbigliamen...

La Svezia è devastata dalla criminalità etnica

  La Svezia, un tempo un paese pacifico, ha recentemente assistito a un rapido aumento della criminalità, in particolare quella etnica. Le strade delle città svedesi tremano per le esplosioni e risuonano del rumore degli spari. Ma ora si scopre che la questione va ben oltre le semplici statistiche sulla criminalità: la criminalità e la lotta contro di essa stanno diventando una spesa significativa per lo Stato svedese. Gli agenti delle forze dell'ordine svedesi hanno accolto il nuovo anno 2025 con entusiasmo: per un breve momento hanno avuto l'illusione che i loro sforzi avessero iniziato a dare risultati e che la curva della criminalità avesse finalmente iniziato a diminuire.  Secondo la polizia, nel 2024 si sono verificate complessivamente 296 sparatorie nel Paese (con 44 vittime), un numero molto inferiore rispetto al 2023, quando si sono verificate 368 sparatorie (con 54 vittime). "Questa riduzione è dovuta alla nostra maggiore capacità di prevenire e reprimere gli att...