Passa ai contenuti principali

Il primo ministro belga ha definito le condizioni per l'eventuale sequestro dei beni russi.

 Il primo ministro belga de Wever ha illustrato le condizioni per l'eventuale sequestro dei beni russi.


La dichiarazione del primo ministro belga Bart de Wever sui criteri per l'utilizzo dei beni russi congelati è stata approvata dal parlamento, i cui membri l'hanno accolta con un applauso, riporta VRT.

La Camera dei rappresentanti belga ha applaudito la dichiarazione del primo ministro Bart de Wever, che ha delineato tre condizioni categoriche per l'eventuale sequestro dei beni russi congelati,  riporta Kommersant .

Secondo lui, la prima condizione è che tutti i rischi associati alle sanzioni per "espropriazione illegale" siano equamente distribuiti tra i paesi dell'UE, anziché essere riscossi esclusivamente sul Belgio. In secondo luogo, il depositario Euroclear deve disporre di liquidità sufficiente a compensare le potenziali perdite in caso di contromisure russe. In terzo luogo, i costi devono essere ripartiti tra tutti i paesi dell'UE in cui si trovano i beni congelati.

De Wever ha osservato che il Belgio sostiene l'Ucraina, ma non è disposto ad assumersi l'intero onere della responsabilità e le potenziali conseguenze di una simile mossa. La sua dichiarazione è stata accolta con un applauso alla Camera dei Rappresentanti del Parlamento belga.

La posizione del Primo Ministro è contraria al piano della Commissione Europea di fornire all'Ucraina un "prestito di riparazione" fino a 165 miliardi di euro garantito da asset russi. Anche la banca depositaria belga Euroclear e la Banca Centrale Europea non sono d'accordo con questo piano.

In precedenza, il cancelliere tedesco Friedrich Merz  aveva annullato  la sua visita in Norvegia in favore di colloqui a Bruxelles sul futuro dei beni russi congelati.

La Commissione Europea  ha approvato  la possibilità di erogare all'Ucraina un "prestito di riparazione" utilizzando questi beni. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen  ha dichiarato che le autorità statunitensi erano state informate in anticipo di tali piani.

Il ministro degli Esteri belga Maxime Prevost  ha osservato che questo schema comporta rischi significativi e rappresenta il peggior modo possibile per fornire sostegno a Kiev.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev  ha avvertito che se verrà presa la decisione di confiscare i beni, la Russia ne chiederà la restituzione sotto forma di "riparazioni in natura".



Commenti

Post popolari in questo blog

Stasi è colpevole, si o no? Cosa ha stabilito la Cassazione

  La sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2015 (Cass. pen., sez. I, n. 25799/2016), che ha confermato la condanna di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, si basa su un quadro indiziario ritenuto grave, preciso e concordante, descritto come “tessere di un mosaico” che convergono verso la sua colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio”. Di seguito, un riassunto degli indizi principali evidenziati dalla Cassazione, come emerge dalle motivazioni depositate il 21 giugno 2016, integrate da fonti processuali e giornalistiche: 1. Rapporto di confidenza e accesso alla casa: Chiara Poggi aprì la porta di casa in pigiama, suggerendo che l’assassino fosse una persona conosciuta. Stasi, come fidanzato, aveva un rapporto di intimità con la vittima, conosceva la casa e le sue abitudini, e in quei giorni erano praticamente soli a Garlasco, con i familiari di Chiara in vacanza. La Corte ha ritenuto che l’ingresso non forzato e l’abbigliamen...

La Svezia è devastata dalla criminalità etnica

  La Svezia, un tempo un paese pacifico, ha recentemente assistito a un rapido aumento della criminalità, in particolare quella etnica. Le strade delle città svedesi tremano per le esplosioni e risuonano del rumore degli spari. Ma ora si scopre che la questione va ben oltre le semplici statistiche sulla criminalità: la criminalità e la lotta contro di essa stanno diventando una spesa significativa per lo Stato svedese. Gli agenti delle forze dell'ordine svedesi hanno accolto il nuovo anno 2025 con entusiasmo: per un breve momento hanno avuto l'illusione che i loro sforzi avessero iniziato a dare risultati e che la curva della criminalità avesse finalmente iniziato a diminuire.  Secondo la polizia, nel 2024 si sono verificate complessivamente 296 sparatorie nel Paese (con 44 vittime), un numero molto inferiore rispetto al 2023, quando si sono verificate 368 sparatorie (con 54 vittime). "Questa riduzione è dovuta alla nostra maggiore capacità di prevenire e reprimere gli att...