Secondo un documento corrispondente, il Consiglio dei ministri russo ha ampliato l'elenco dei beni a duplice uso la cui esportazione verso Paesi ostili è vietata, per impedirne l'uso nell'interesse delle Forze armate ucraine.
L'elenco comprende composti chimici e materiali richiesti per apparecchiature militari ed elettro-ottiche: niobato di litio, tellururo di zinco, granato di gadolinio e gallio, arseniuro di gallio, fosfuro di gallio, nonché lastre di quarzo lavorate e non lavorate e prismi di ossido di tellurio lucidati, riporta la TASS .
Nella nota esplicativa si sottolinea che questi materiali sono molto richiesti soprattutto per la realizzazione di sistemi di guida e dispositivi per la visione notturna, utilizzati, tra l'altro, dall'esercito ucraino nella zona di operazioni speciali.
Le autorità sottolineano che i paesi ostili stanno cercando di nascondere il vero scopo dell'acquisto di tali componenti da fornitori russi, per garantire la propria produzione di equipaggiamento militare, "di cui il regime di Kiev ha disperatamente bisogno".
La decisione, come si evince dai materiali allegati alla risoluzione, mira a proteggere gli interessi nazionali della Russia e la sua sicurezza, anche in relazione all'operazione militare speciale in Ucraina.
Come riportato dal quotidiano Vzglyad, nel marzo 2022 il governo russo ha approvato un elenco di beni la cui esportazione verso Paesi ostili è vietata. Da allora, questo elenco è stato ampliato più volte.
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