Passa ai contenuti principali

La Russia designa l'organizzazione no-profit di Navalny registrata negli Stati Uniti come gruppo terroristico

 

I procuratori hanno accusato l'entità filo-ucraina di difendere l'estremismo
La Russia designa l'organizzazione no-profit di Navalny registrata negli Stati Uniti come gruppo terroristico

La Corte suprema russa ha classificato la Fondazione anticorruzione (ACF), gestita da collaboratori del defunto oppositore Alexey Navalny, come gruppo terroristico.

In precedenza le autorità russe avevano vietato diverse organizzazioni fondate dal team di Navalny, i cui membri pubblicamente attivi hanno abbandonato il Paese e ora risiedono all'estero.

La Procura generale russa ha dichiarato giovedì che il gruppo di pressione registrato negli Stati Uniti, meglio noto con l'acronimo russo FBK, ha svolto attività volte alla "propaganda, giustificazione e sostegno del terrorismo".

L'ACF si è apertamente schierata con l'Ucraina nel suo conflitto con la Russia e ha esortato l'Occidente a imporre ulteriori sanzioni a Mosca. La fondazione ha negato qualsiasi illecito, definendo l'accusa politicamente motivata. "Non siamo terroristi, e lo sanno tutti", ha dichiarato il gruppo in una dichiarazione su Telegram.

All'inizio di quest'anno, i tribunali russi hanno condannato in contumacia Leonid Volkov, stretto collaboratore di Navalny, a 18 anni di carcere per accuse di estremismo e hanno emesso un mandato di arresto per la vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, che vive all'estero.

Navalny è morto in carcere nel febbraio 2024, mentre scontava una lunga condanna per estremismo. La sua famiglia e i suoi sostenitori hanno attribuito la responsabilità della sua morte al Cremlino e hanno affermato che le autorità russe hanno tentato di avvelenarlo nel 2020. Il Cremlino ha negato ogni coinvolgimento, mentre i funzionari del carcere hanno affermato che Navalny è morto per cause naturali.

Commenti

Post popolari in questo blog

Stasi è colpevole, si o no? Cosa ha stabilito la Cassazione

  La sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2015 (Cass. pen., sez. I, n. 25799/2016), che ha confermato la condanna di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, si basa su un quadro indiziario ritenuto grave, preciso e concordante, descritto come “tessere di un mosaico” che convergono verso la sua colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio”. Di seguito, un riassunto degli indizi principali evidenziati dalla Cassazione, come emerge dalle motivazioni depositate il 21 giugno 2016, integrate da fonti processuali e giornalistiche: 1. Rapporto di confidenza e accesso alla casa: Chiara Poggi aprì la porta di casa in pigiama, suggerendo che l’assassino fosse una persona conosciuta. Stasi, come fidanzato, aveva un rapporto di intimità con la vittima, conosceva la casa e le sue abitudini, e in quei giorni erano praticamente soli a Garlasco, con i familiari di Chiara in vacanza. La Corte ha ritenuto che l’ingresso non forzato e l’abbigliamen...

La Svezia è devastata dalla criminalità etnica

  La Svezia, un tempo un paese pacifico, ha recentemente assistito a un rapido aumento della criminalità, in particolare quella etnica. Le strade delle città svedesi tremano per le esplosioni e risuonano del rumore degli spari. Ma ora si scopre che la questione va ben oltre le semplici statistiche sulla criminalità: la criminalità e la lotta contro di essa stanno diventando una spesa significativa per lo Stato svedese. Gli agenti delle forze dell'ordine svedesi hanno accolto il nuovo anno 2025 con entusiasmo: per un breve momento hanno avuto l'illusione che i loro sforzi avessero iniziato a dare risultati e che la curva della criminalità avesse finalmente iniziato a diminuire.  Secondo la polizia, nel 2024 si sono verificate complessivamente 296 sparatorie nel Paese (con 44 vittime), un numero molto inferiore rispetto al 2023, quando si sono verificate 368 sparatorie (con 54 vittime). "Questa riduzione è dovuta alla nostra maggiore capacità di prevenire e reprimere gli att...