Mi rendo conto di rischiare il linciaggio se affermo, oltretutto
come donna, che tutta questa montatura organizzata dai media per far credere
che l’unico vero dramma da combattere sia il femminicidio, è infondata e
pretestuosa. Davanti a una società intrisa di violenza, per qual motivo denunciare
morbosamente solo il femminicidio, e non piuttosto, o almeno in ugual misura, altri
fenomeni criminali quali: omicidio, suicidio, infanticidio, genocidio, ecc. dal
momento che la violenza è in continuo aumento dappertutto e riguarda tutti gli
esseri umani: uomini, donne e bambini di ogni età, categorie e situazioni.
Anzi, l’ultima relazione del Ministero dell’Interno sulle attività delle forze
di polizia nei reati di genere per l’anno 2014, afferma che il numero di
vittime maschili è perfino maggiore del numero di vittime femminili (51,11%
contro 48,89%).
Questo continuo martellare sul femminicidio presentando gli
uomini come “cattivi”, che si accaniscono contro le donne che invece sono
sempre “povere vittime innocenti” non fa altro che creare la guerra dei due
sessi, maschile e femminile, con la conseguente demolizione della famiglia
naturale fondata appunto sull’unione di un solo uomo con una sola donna, perché
si comincia a guardare l’uomo con sospetto, con diffidenza, a tal punto da
considerarlo una vera minaccia da cui difendersi, non certo un fedele compagno
della tua vita. Ecco allora che vengono subito proposte le nuove alternative
alla famiglia, quelle omosessuali, o trans o simili presentandole come il vero
bene e il massimo dei rimedi.
Sappiamo invece che la vera famiglia è quella che ha retto
l’umanità da sempre, che il vero amore, il perdono, la cura nella malattia,
l’educazione dei figli… si trovano soprattutto,
se non esclusivamente in famiglia, e se adesso accadono cose brutali anche tra
giovani e bambini semi-delinquenti è perché manca loro la famiglia, mamma e
papà, e non genitore A o genitore B, quella famiglia che li sappia educare e
soprattutto che li sappia amare. Alla
fine di ogni discorso, è proprio e solo questo che manca all’umanità di oggi:
l’amore, sostituito con il piacere istintivo e passeggero, il tornaconto, l’egoismo,
che sfocia poi nella vendetta e nell’omicidio. La
gente non sa più amare perchè l’amore viene da Dio e se non si crede più in
Dio, fonte dell’amore, diventiamo secchi, aridi, senza cuore e senz’anima,
disposti a tutte le brutalità. In famiglia oggi non si prega più, non si
insegna più ai bambini a farsi il segno della croce mattina e sera, a chiedere
aiuto all’Angelo Custode e alla Madonna, i genitori non vanno più a Messa,
unico baluardo contro le insidie del diavolo, non pregano più insieme almeno
qualche Avemaria la sera e allora manca il carburante spirituale per sé e per
gli altri e si diventa cattivi.
E’ vero comunque che delitti efferati contro le donne
esistono, ed è altrettanto vero che, in paesi soprattutto di religione
musulmana e induista-buddista, le donne, anche bambine, sono usate a piacere
degli uomini che le ripudiano dopo averle sfruttate, e perfino le ammazzano con
rituali così brutali da pensare a sacrifici satanici. Si tratta di costumi
orribili accettati dal popolo e sanciti dalle loro leggi inique, e non di casi
isolati di delinquenza, contro i quali nessuno degli altri Stati civili osa
alzare la voce.
Ma noi stiamo parlando della nostra realtà occidentale, ben
diversa da quella orientale e pertanto dobbiamo avere il coraggio di andare
alla radice di questi fatti “di casa nostra” con obiettività per porvi rimedio,
avendo l’onestà di vedere anche quanta violenza si nasconde dietro un sorriso
femminile che molte volte ha come scopo quello di corrompere l’uomo, magari
portandolo via alla moglie rovinandogli la famiglia. Perché se
è vero che gravissima è la colpa dell’uomo che abbandona la moglie e i figli, è
altrettanto vero che dietro a quest’uomo traditore c’è sempre una donna perfida
e ingannatrice che, dopo averne adocchiato il portafoglio, lo insidia e lo
plagia a tal punto da portarlo via dalla legittima moglie e farlo finire sul
lastrico, lui e tutta la sua famiglia. E questi casi sono ormai a migliaia.
Svegliati uomo!
E quando la donna, adolescente ma anche matura, va in giro
d’estate in mutande e canottiera provocando la sensibilità dell’uomo e anche la
sua morbosità, forse che non gli fa violenza? E quando picchia i bambini
all’asilo, o li ammazza nel suo grembo prima che vedano la luce, non fa forse
violenza agli innocenti che ormai sono a milioni ammazzati dalle loro madri col
consenso di medici e di chi ha firmato quella legge criminale sull’aborto? Mi
spiace, cara donna, ma vige sempre immancabilmente la cosiddetta “legge del
contrappasso”, anche se molte volte sono colpite donne innocenti.
E la violenza contro
i bambini che è diventata legge con il gender? Una violenza criminale proprio
perché realizzata non da parte di uomini isolati, pedofili o criminali, ma dallo
Stato che diventa peggio di quegli orchi perché, con leggi inique, impone a
creature innocenti sin dalle prime classi della scuola, a dubitare di sé
stessi, della propria individualità e identità sessuale per cercare la felicità
fuori di sé stessi, in una vita utopistica che non esiste, con esperienze sessuali
precoci, sporche, rischiose e senza amore, che li inducono spesso anche alla
pazzia o al suicidio. Senza dire della follia, afferma l’Ordine di medici e
pediatri americani, che consiste nel somministrare agli adolescenti da parte
dei genitori, farmaci pericolosissimi che bombardano il loro corpo di ormoni al
fine di dare loro la possibilità di scegliere poi il loro sesso!
Ma cosa pretendiamo di scegliere noi poveri mortali
destinati a morire in pochi anni dopo aver sperimentato la precarietà di questa
nostra vita piena di acciacchi e di tribolazioni? Scegliere noi il sesso che ci
siamo trovato, per volontà di Dio, quando siamo nati, di cui dovremmo essere
grati e gelosi come di un dono prezioso da difendere! Scegliere noi quando
vivere o quando morire? Scegliere noi se essere uomo o donna, o diventare
marziani, o bestie, o angeli o diavoli? Ma abbiamo perso davvero il ben
dell’intelletto perdendo Dio, garante della nostra intelligenza sana e della
nostra felicità. Abbiamo paura di contrastare il dominio dei potenti che ci
impongono queste scelleratezze ma non abbiamo paura del giudizio di Dio? Eppure i politici, ignorando colpevolmente
queste voci allarmanti di esperti che mettono in guardia da questi gravi
pericoli, continuano a rovinare in massa bambini innocenti con programmi
scolastici allucinanti, facendo loro credere che la scelta del sesso è segno di
libertà! E questa non è forse violenza? Tra le peggiori in assoluto perché “è
meglio buttarsi in mare con una pietra al collo, piuttosto che scandalizzare
uno di questi innocenti” dice Gesù nel Vangelo. E qui c’è ben peggio dello
scandalo! Qui ci sono migliaia di vite rovinate per sempre.
Il silenzio è ormai complice. Dobbiamo reagire parlando,
chiedendo giustizia e soprattutto pregando molto perché Dio, nostro Padre,
creatore dell’uomo, della famiglia e anche della felicità che si realizza nella
pienezza della nostra identità di figli di Dio come maschi o femmine, venga
finalmente in nostro soccorso, perché ormai l’umanità è sull’orlo del peggior baratro
che mai sia esistito. E quando dovesse mai capitare qualche calamità grave o
segno dal cielo, non domandiamoci, stupiti, il perchè, ma cominciamo a batterci
il petto chiedendo perdono a Dio per aver rifiutato lui e la sua legge d’amore.
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