Sappiamo dai media che è in corso il Sinodo dei Vescovi e, uno degli argomenti per una nuova pastorale, sembra essere la possibilità per la Chiesa di conferire l'eucarestia ai coniugi che si sono separati e poi risposati.
L'argomento è molto sentito perché sono moltissime le coppie in questa situazione.
Probabilmente la Chiesa intende offrire anche a loro questa possibilità, sulla scorta di quella che il successore di Pietro, chiama misericordia divina.
C'è molto fermento ed attesa per il pronunciamento del Sinodo,su questo specifico argomento.
Il cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna,nell'intervista rilasciata oggi su un quotidiano, afferma che : "Il punto più importante non sarà un si o un no: posta così sarebbe una falsa questione perché le situazioni sono diverse. Si tratterà di discernere le situazioni e accompagnarle secondo le esigenze. Il documento finale, dunque, darà criteri non solo per l’accesso a sacramenti ma soprattutto per accompagnamento le situazioni irregolari"
Ed ancora : " Vi invito a pensare che non c’è il bianco e il nero, e quindi non basta un semplice sì o no. C’è invece un obbligo, per amore della verità, di esercitare un discernimento tre le situazioni diverse".
Io penso che se venisse offerta questa possibilità, i Vescovi commetterebbero un grosso errore pastorale.
La risposta a questo problema è già stata offerta dalla Chiesa, attraverso innumerevoli documenti,uno di questi è stato scritto da S. Ecc.za Mons. Gerhard Ludwig Müller in qualità di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede nel documento "INDISSOLUBILITÀ DEL MATRIMONIO E DIBATTITO
Staremo a vedere se i Vescovi sconfesseranno quanto è già stato scritto.
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