Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

L’inferno di Haiti e il Paradiso

Basta un piccolo starnuto del pianeta, in un minuscolo francobollo di terra come Haiti, e sono spazzati via migliaia di esseri umani. Anche un microscopico virus è in grado di uccidere milioni di persone. Sono tutte manifestazioni di una stessa fragilità, di uno stesso destino. Tutti documenti della nostra misera condizione mortale. C’è una sola “malattia”, trasmessa per via sessuale, che porta inevitabilmente alla morte l’umanità intera e non ha cure possibili. Non è l’Aids. Ne siamo affetti tutti, ad Haiti come qui. Si chiama: vita. E’ una “malattia” anche stupenda (per questo la scrivo fra virgolette), è una “malattia” che amiamo, a cui stiamo attaccati con le unghie e con i denti. Ma solitamente non riflettiamo sulla sua natura effimera e quindi l’amiamo in modo sbagliato, dimenticando che dobbiamo scendere alla stazione e siamo destinati a un’altra dimora. Quando arrivano grandi tragedie, personali o collettive, apriamo gli occhi sull’estrema fragilità della nostra esistenza e – s...
"Visita del Papa negativa", secondo il Rabbino Laras «La visita del Papa alla sinagoga di Roma è un fatto negativo». È una posizione dura quella espressa dal presidente dell'Assemblea rabbinica italiana Giuseppe Laras, che domenica non parteciperà alla storica cerimonia nel Tempio maggiore di Lungotevere De' Cenci. Secondo il presidente dei rabbini italiani, che ha rilasciato un'intervista al Juedische Allgemeine Zeitung, giornale della comunità ebraica tedesca, nulla di positivo può derivare dalla visita di Benedetto XVI, «né per il dialogo ebraico-cattolico, né per il mondo ebraico in genere. L'unica che potrà trarne vantaggio sarà la Chiesa, in particolare nelle sue correnti più retrive. Qualora si verificasse un nuovo motivo di attrito con il mondo ebraico, potrà servirsi di questo evento per ribadire ed esibire la sua sincera amicizia nei nostri confronti». Aggiungendo: «Durante l'attuale pontificato, il 'rapporto fraterno' è diventato ...

Il vangelo secondo Hollywood- Avatar: un film di Natale che predica il panteismo

Il vangelo secondo Hollywood. Avatar: un film di Natale che predica il panteismo Sta per arrivare nelle sale italiane il tanto acclamato film del regista americano James Cameron “Avatar” che, nonostante la crisi, ha già raggiunto quota un miliardo in circa tre settimane di proiezione: è infatti uscito nei cinema di gran parte del mondo lo scorso 18 dicembre (in Italia sarà sugli schermi il 15 gennaio), ma ha già incassato 1,02 miliardi di dollari. Avatar nasconde però, sotto una trama che può sembrare avvincente, una pericolosa apologia del panteismo, quella fede che equipara Dio con la Natura e che ormai da una generazione è la religione ufficiale propagandata da Hollywood… E’ del tutto appropriato che il film di James Cameron, “Avatar” giunga sugli schermi nel periodo natalizio. Come l’intera stagione delle feste anche l’epica fantascientifica è la grossolana esemplificazione degli eccessi del capitalismo avvolta attorno ad un profondo messaggio religioso. Così Avat...

Ecco il medico della notte che dà la caccia al cocktail eroina-antrace

menti utili Le antenne del dottor Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, non si abbassano mai. L’ultimo allarme che hanno captato, un mese fa, riguardava tre casi di eroina tagliata con l’antrace. Avete letto bene: il Bacillus anthracis usato nella guerra batteriologica. Era stata da poco superata un’emergenza a Torino: 27 morti in 45 giorni, un’ecatombe, con un quadro sindromico sempre uguale. «Alla fine abbiamo scoperto che tutti i tossicomani deceduti avevano assunto una dose di eroina particolarissima, la 6-Mam, o monoacetilmorfina, di solito prodotta in Messico. È micidiale, arriva dritta al cervello. Non lascia neppure il tempo di dire “a”: provoca l’immediato arresto cardiocircolatorio». Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, ha l’occhio lungo per certe cose, anche perché ha prestato servizio militare nell’Arma dei carabinieri. Quando vide pe...

Dovevamo aiutarli a casa loro

Dovevamo aiutarli a casa loro di Ida Magli La prima domanda è questa: possibile che gli italiani non siano capaci di raccogliere pomodori, aranci o mandarini? Si tratta di un lavoro che non richiede nessuna competenza o preparazione e che dunque chiunque può fare. Si tratta, inoltre, di bisogni stagionali, prevedibili quindi, sia per la data che per la quantità. Organizzarsi perciò sarebbe facile purché il datore del lavoro fosse disposto a pagarlo nella maniera giusta e non lo mettesse, invece, pur di spendere il meno possibile, nelle mani delle bande criminali che imperversano da anni nelle campagne del Sud. Di solito si obietta a questa esposizione dei fatti, che nessuno in Italia vuol più fare il lavoro di campagna. Questa, però, è una conseguenza, non la causa della mancanza di mano d’opera, i cui motivi sono molto semplici da capire. Il primo è la scarsezza della retribuzione in quanto, come è noto, il prezzo della frutta e degli ortaggi, altissimo alla distribuzione, è bassiss...

L'Islanda in bancarotta vota per non pagare i debiti

L'Islanda in bancarotta vota per non pagare i debiti Una bella via di Reykjavik, città fredda ma colorata e capitale di un Paese finito in bancarotta Referendum: onoriamo o no gli impegni con gli stranieri? MARCO ZATTERIN - LA STAMPA CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Un referendum così non s’è mai visto. Il presidente islandese Olafur Grimsson ha deciso di non firmare la legge che autorizza l’uso di fondi pubblici per rimborsare gli istituti di credito britannici e olandesi rimasti invischiati nel crac dell’ex stella del banking online nordico, la Icesave. Secondo quando prescrive la Costituzione, sarà ora una consultazione popolare a stabilire se lo Stato dovrà versare o no i 5,7 miliardi di dollari anticipati dai governi di Londra e Amsterdam per coprire i propri risparmiatori. «Faremo in fretta», assicura Grimsson, mentre il voto negativo appare possibile, come le sue conseguenze nefaste per la corsa di Reykjavik verso l’adesione all’Unione europea. La spiegazione è che «il popolo lo ...

Una stroncatura al film di Verdone

I O, LORO E LARA una sonora bocciatura all'ultimo film di Verdone. Quel film di Verdone troppo nichilista per essere cattolico La rimpatriata del missionario è disastrosa, al punto da costringerlo a rientrare subito in Africa Carlo Verdone in «Io, loro e Lara» (Ansa) Non è difficile avere un pregiudizio positivo verso Carlo Verdone. Non è difficile, dico, in un mondo dello spettacolo dove i comici si trasformano in demagoghi giustizialisti e in capipopolo giacobini. Dove registi pensosi, sprezzanti del pubblico, lanciano i loro «messaggi» e le loro «denunce sociali» in film finanziati coi soldi pubblici e che, dopo una fugace apparizione in qualche festival, non raggiungono gli schermi. Dove — me lo raccontava un amico — l’imprudenza di qualcuno portò sul set di una pellicola veri cani antidroga della Finanza, invece dei finti previsti, e gli animali impazzirono, non sapendo quale attore, o attrice bloccare per primi. Il look e, a quanto mi dicono, l’ordinatissimo stile di vita di ...